CECINA – Grande attività da parte degli agenti di polizia in quel di Cecina, in provincia di Livorno. Sono stati denunciati i titolari di tre centri scommesse della zona, con l’accusa di non rispondere alle normative imposte sulla materia, in particolare non erano state rilasciate le concessioni dai Monopoli di Stato.
La squadra di Polizia amministrativa del Commissariato di Cecina, comune in provincia di Livorno, è da tempo impegnata nell’attività di contrasto alla ludopatia e al gioco d’azzardo, che sempre di più creano grave dipendenza e problemi economici fra i cittadini.
Così nei giorni scorsi, dopo una serie di accurati controlli, sono finite nel mirino degli agenti alcune attività del centro cittadino e di Marina di Cecina: tra queste spiccano anche tre centri scommesse che evidentemente non rispondevano alle normative vigenti.
Gli uomini delle forze dell’ordine hanno rilevato delle irregolarità in tre centri, due di Cecina e uno di Marina di Cecina. I titolari dei tre locali sono stati denunciati alla Procura di Livorno, dato che non risultavano essere in possesso della necessaria licenza, né della concessine da parte dei Monopolio di Stato.
I controlli effettuati dagli agenti della Polizia amministrativa, riguardano una serie di iniziative legate ad attività di controllo sia nelle agenzie di scommesse che all’interno delle attività dove sono presenti slot machine.
E al termine di questi controlli, è arrivato il sequestro, emesso dal Tribunale di Livorno, di una delle tre sale scommesse, che non risultava avere le regolari autorizzazioni previste, in quanto mancavano le autorizzazioni della Questura di Livorno e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.
Dal locale sono state quindi sequestrate le varie apparecchiature informatiche, computer e router per la connessione a internet, che consentivano tramite collegamento telematico la raccolta di eventi e di scommesse sportive non consentite dalla legge.
Infine, gli agenti della Polizia amministrativa del commissariato di Cecina hanno segnalato il titolare di un altro centro scommesse sottoposta alla già citata serie di controlli. L’uomo è stato segnalato per aver affidato la rappresentanza dell’attività a una persona che non aveva requisiti soggettivi né l’autorizzazione.