Il casinò di Venezia prova a reagire all’emergenza data dalla diffusione del Coronavirus. Così è arrivata la riapertura della struttura, due giorni prima del previsto.
La paura per la diffusione del Coronavirus resta forte in tutta Italia. E anche i casinò devono prendere delle contromisure, vista la grande affluenza e la presenza di tante persone in contemporanea tra le proprie mura. E c’è il caso di Venezia a tenere banco, proprio per un paio di decisioni prese a stretto giro di posta.
La direzione della casa da gioco della Laguna aveva optato per la chiusura a scopo precauzionale. In buona parte, questa decisione andava a braccetto con il decreto fatto approvare dal Governo a inizio settimana. Si trattava di chiudere o di ridurre in maniera drastica l’ingresso al pubblico nei locali al chiuso.
Nel frattempo, però, le cose sono cambiate e il casinò di Venezia ha deciso di fare dietrofront. Nelle scorse ore, come si legge su Agimeg, è arrivato l’annuncio della riapertura al pubblico della struttura. Sia la sede di Ca’ Noghera che quella di Ca’ Vendramin, infatti, riprenderanno il discorso interrotto all’inizio della settimana.
A Venezia si gioca ancora
In teoria, infatti, la chiusura delle attività avrebbe dovuto durare fino a domenica 8 marzo. Con un paio di giorni di anticipo, invece, le due sedi del Casinò di Venezia apriranno regolarmente le porte ai giocatori. Si tratta anche di un modo per dimostrare l’intenzione di reagire alla paura e alla psicosi da Coronavirus.
Ma si tratta anche di un tentativo per fermare l’ondata di perdite che si sta registrando alla cassa del casinò. Le entrate, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sono infatti calate di oltre un milione di euro. Ma ovviamente, per consentire ai giocatori di entrare, saranno necessarie delle misure cautelari.
Sia i clienti che i dipendenti del casinò di Venezia dovranno indossare una mascherina. Ma anche l’ingresso dei giocatori sarà limitato, per evitare l’assembramento di tante persone nello stesso luogo, come indicato dal decreto del Consiglio dei Ministri.
Saint Vincent rallenta
Ma se il Casinò di Venezia ha deciso di ripartire, ci sono altre case da gioco che hanno rallentato. Come nel caso del Casinò de la Vallee di Saint Vincent, che non versa in condizioni eccelse. Seguendo le direttive emanate dal Governo, la casa da gioco valdostana ha deciso di spegnere circa metà delle slot.
Saranno operativi 243 dei 443 totem presenti all’interno della struttura. Inoltre verrà ridotta la presenza dei giocatori ai tavoli, in modo da evitare la distanza interpersonale imposta dal decreto governativo.