Il Coronavirus blocca tutto: chiusi casinò e centri scommesse

Il nuovo decreto del Governo per combattere il Coronavirus è in atto. Quindi i casinò hanno chiuso i battenti. Stessa soluzione anche per i centri scommesse, fatti chiudere forzatamente ieri.

casino coronavirus

Il Coronavirus non concede scampo in Italia, dove la situazione è nettamente peggiorata nella giornata di ieri. L’ultimo rendiconto da parte del capo della Protezione Civile, Borrelli, è infatti il peggiore dall’inizio della diffusione. Oltre mille i nuovi casi di contagio e poco più di 100 persone decedute.

Il tutto nonostante sia entrato in vigore da ieri il nuovo decreto del Consiglio dei Ministri. Riducendo in soldoni quanto è stato espresso in questa nuova misura, si invita la gente a stare a casa. E ci sono anche delle grosse limitazioni in tutta Italia, per quanto riguarda gli esercizi pubblici.

Tra questi, anche i punti gioco fisici devono attenersi alle norme presenti nel nuovo decreto. Casinò e centri scommesse non fanno eccezione, tanto che ieri si sono chiuse le porte a tempo indeterminato. Il Coronavirus, dunque, blocca di fatto il gioco fisico per tutti gli appassionati residenti in Italia.

Il Coronavirus chiude tutto

Abbiamo riscontri da parte dei gestori dei principali centri scommesse sulla loro chiusura nella giornata di ieri. Basti fare l’esempio di Snai, una delle principali piattaforme di gioco. Il numero dedicato per i gestori dei corner, infatti, intimava i titolari a chiudere i centri scommesse per evitare anche sanzioni.

Considerando la rigidità del decreto governativo, infatti, erano previste severe sanzioni nel caso in cui, al momento dei controlli da parte delle forze dell’ordine, i corner fossero stati trovati aperti al pubblico e regolarmente funzionanti. Poco dopo, però, i terminali sono stati disattivati.

La stessa sorte è toccata inevitabilmente anche ai casinò. La notizia dei giorni scorsi era quella di un ritorno alla regolare attività, in particolare a Sanremo e a Venezia. La casa da gioco della riviera ligure aveva deciso di prendere alcuni provvedimenti, come la riduzione del numero dei giocatori per ciascun tavolo. In Laguna, invece, si era riaperto con due giorni di anticipo ma con delle misure speciali.

Ora, sia il casinò di Sanremo che quello di Venezia sono stati costretti a chiudere i battenti a tempo indeterminato. La stessa sorte è toccata anche alle case da gioco di Saint Vincent e Campione d’Italia. In particolare, al Casinò de la Vallee si era optato per una riduzione dei totem e dei tavoli aperti. Ma ovviamente, non poteva bastare.

Lascia un Commento