Coronavirus, il lockdown toglie al gioco 750 milioni al mese

Coronavirus, il lockdown toglie al gioco 750 milioni al mese

Una perdita da ben 750 milioni di euro per ogni mese di lockdown. Questo è quanto viene fuori da una indagine condotta da Eurispes, sempre con il Coronavirus come centro nevralgico. L’indagine è stata effettuata nell’ambito del Conto Riassuntivo del Tesoro, relativo ai primi due mesi dell’anno che è iniziato davvero in maniera negativa.

E qui si è scoperto che gli incassi per le entrate del bilancio dalle attività di gioco superano il miliardo e 400 milioni. Da qui Eurispes evince che, analizzando i dati in possesso, ogni mese di lockdown porta alla perdita di ben 750 milioni al mese. Con l’interruzione della raccolta del gioco, divenuta totale dopo il bando della vendita di Gratta e Vinci e delle lotterie, si arresta un importante flusso in entrata per lo Stato.

Ma non ci si può fermare solo all’analisi dei dati fin qui presenti, visto che bisogna pensare anche alla ripartenza. E nel documento redatto da Eurispes si parla proprio della riapertura a scaglioni degli esercizi pubblici, tra cui quelli che offrono prodotti per il gioco. Il Governo, tra l’altro, sta valutando la riapertura in base all’età dei fruitori, alla valutazione delle filiere produttive e dei posti di lavoro in cui sarà possibile rispettare il distanziamento sociale.

Gioco distrutto in tutto il mondo

Ma come ben sappiamo, non è solo l’Italia ad aver fatto segnare perdite importanti nel settore del gioco. Abbiamo visto ad esempio il caso di Macau, una delle roccaforti del gioco live che ha iniziato a perdere entrate di spessore già prima che il Coronavirus diventasse argomento di discussione mondiale. Ovviamente, le decisioni prese per via della diffusione del Covid-19 ha dato ulteriori problemi alle case da gioco.

Ma anche a Las Vegas, la vera e propria Mecca del poker e del gioco d’azzardo, si sono fatti i conti con il virus. A fine marzo è stata stabilita la chiusura di tutti i locali che hanno reso celebre in tutto il mondo la Strip. E il Nevada sta ovviamente valutando ogni ipotesi su grandi eventi in programma, come le World Series of Poker che rischiano di saltare.

Il mercato del gioco non può non essere influenzato dallo stop a tutti gli eventi che erano già iniziati o erano in programma. Le scommesse sportive sono di fatti ferme, visto che i principali campionati e i tornei internazionali degli sport di squadra sono stati fermati. Il tennis non scende in campo ormai da due mesi e non lo farà per molto tempo. Ed è divenuto ufficiale il rinvio degli Europei di calcio, della Copa America e delle Olimpiadi di Tokyo.

Per questo e per tanti altri motivi, il settore del gioco sta aspettando con grande ansia la riapertura delle attività. Anche per capire da che parte bisognerà cominciare.

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